Attualità     Politica     Cultura    Reportage     Opinioni    Chi siamo    Contatti    Credits     

Direttore Antonio Esposito

Il Sannio può giocare le carte della Via Francigena e della Via Appia - Casucci: "Sono vicino a De Luca, uomo di grandi capacità e cultura"
 

ven 15-11-2024 15:49 n.526, a.e.

Il Sannio può giocare le carte della Via Francigena e della Via Appia

Casucci: "Sono vicino a De Luca, uomo di grandi capacità e cultura"


Qualcosa è cambiato sul fronte del turismo. Ma c’è ancora tanto da fare perché il Sannio diventi un forte attrattore. Valorizzando pienamente le proprie risorse. Al primo posto c’è sempre l’esigenza di fare rete tra i soggetti economici del territorio e di avere una classe dirigente lungimirante. Per riflettere su questa tematica è stato molto utile l’incontro con Felice Casucci, assessore regionale al turismo, svoltosi presso la sede di Gazzetta di Benevento, su invito del direttore Alfredo Pietronigro.

“Come regione -spiega Casucci- siamo vicini a chi fa. Quando c’è un evento, come, ad esempio, la Sagra del Fungo Porcino a Cusano Mutri, bisogna organizzare intorno servizi e ricettività, perché l’iniziativa, sempre meritevole, produca frutti per tutto l’anno. Non  ci possiamo cullare sulle nostre bellezze. Come facciamo vivere l’Arco di Traiano nel contesto della Via Appia, diventata Patrimonio dell’Umanità? Bisogna, insomma, che ogni comune si caratterizzi per qualcosa”.

La competizione non può avvenire verso il basso. Su oltre 500 comuni della Campania risulta che ben 100 non riescono spendere e rendicontare i fondi ottenuti. “Qui -aggiunge l’assessore- sono in gioco competenze e responsabilità. C’è la tendenza a pensare al turismo come una Cenerentola. C’è un problema di classe dirigente, ma il vero cambio di passo sta nella spinta della società civile. Quale strategia ti dai rispetto al mercato? Cosa fai per il turismo lento, l’enogastronomia, il cicloturismo?”.

Come si è mossa in questi anni la Regione Campania? Quale attenzione ha dedicato alle zone interne? “La prima cosa che ho fatto -dice Casucci- ho trasformato la vecchia Agenzia in Organismo Operativo, per essere più vicini ai territori. Si è potenziata la Cabina di Regia. Perché la Strategia Nazionale delle Aree Interne è fallita, non ha raggiunto gli obiettivi, si è rivelata una scelta sbagliata perché calata dall’alto. I comuni si devono aggregare in progetti comuni per contare di più”.

Il Sannio può sfruttare le potenzialità della Via Francigena e della Via Appia. Serve un’azione sinergica tra pubblico e privato. “Vedo un grande fermento tra i giovani -fa notare l’assessore- ma sono poco assistiti e seguiti. La gente è stanca di stare sotto l’ala protettrice del padrone di turno. Sono stato nei giorni scorsi a Summonte, un comune pieno di iniziative, ma poi è arrivato il dissesto. Con Baselice siamo arrivati alle fiere nazionali per la sua realtà naturalistica, ma tutto si è fermato”.

Com’è approdato alla Regione? Cosa pensa del terzo mandato per Vincenzo De  Luca? “Quando fui nominato assessore  -conclude Casucci- fui scelto in una rosa inviata da Mastella. Il presidente, che io non conoscevo, mi ha voluto per il curriculum ed il profilo tecnico. Ho creato l’associazione “Comunitas” per la formazione politica dei giovani. Ritengo giusto che De Luca continui, perché è un uomo di grandi capacità e lungimiranza, sa usare i toni giusti, conosce la strada, difende il sud e ama la cultura”

Categ politica, letto 326 volte
 

 
  Apri WhatsApp   Apri Tweeter