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Pace in Rai tra Benevento e Firenze sulla canzone napoletana - Pasquale Abbatiello: "Tornerò nel locale, ma non accetto falsità"
 

lun 06-01-2025 20:25 n.544, a.e.

Pace in Rai tra Benevento e Firenze sulla canzone napoletana

Pasquale Abbatiello: "Tornerò nel locale, ma non accetto falsità"


La polemica sulla canzone napoletana vietata in un locale di Firenze si chiude in bellezza. La pace arriva nel giorno dell’Epifania su Rai Uno, a “La Vita in diretta”, davanti a milioni di italiani. Il giovane beneventano Pasquale Abbatiello, che aveva denunciato attraverso i social l'assurdo episodio, può ritenersi soddisfatto. Il gestore del locale “incriminato”, Riccardo, lo ha invitato a trascorre da lui una serata tutta in napoletano. “Ci andrò -dice Abbatiello- ma aspetto le scuse e il ritiro delle falsità sul mio conto”.

La diatriba scoppia a capodanno, quando un gruppo di amici di Benevento pensa di passare una serata spensierata nel locale fiorentino, dove si propone il karaoke. “Mi metto in fila -spiega il ragazzo- aspetto il mio turno, salgo sul palco, scrivo il titolo sul computer, ma quando il proprietario vede che si tratta del brano “Tu si a fine do’ munno”, mi ferma dicendo che quella canzone in napoletano non rientra nella politica del locale. Mi chiama “capra ignorante” ed io gli rispondo: “Siete razzisti”.

Nel programma condotto da Alberto Matano si confrontano due campane. A Benevento viene intervistato Abbatiello e a Firenze il titolare del locale, che rintuzza le accuse, affermando che il giovane aveva già cantato. “Eravamo arrivati lì da cinque minuti -ribatte Pasquale- non potevo aver già cantato. Non capisco perché abbia detto questa falsità”. I fiorentini, sentiti per strada, ritengono che ci sia stato un fraintendimento, perché Firenze non è terra di discriminazioni culturali.

Nel salotto di Matano noti volti dela tv commentano il caso. “Il comportamento del gestore -sottolinea Paola Ferrari- è una brutta cattiveria velenosa, se confermata, emana un sottile soffio di razzismo”. “Come si fa -aggiunge Giovanna Botteri- a discriminare la canzone napoletana, omaggiata nel mondo, in America, in tanti film”. L’inviata de “La Vita in diretta” incontra Pasquale in Piazza Santa Sofia e davanti all’Arco di Traiano. Il giovane accenna il ritornello di “'O surdato 'nnammurato”.

Il clamore della vicenda tocca anche la politica. Il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, parla di “strisciante razzismo”, lo stesso che avrebbe soffiato “la vittoria a Geolier nell’ultimo Sanremo”. “Le parole di Mastella -ribatte Alessandro Draghi, vice presidente del consiglio comunale di Firenze- sono fuorvianti e screanzate. Quel locale è storico, accoglie studenti stranieri e dà lavoro anche a tanti campani”. La denuncia di Abbatiello, dottorando in scienze giuridiche, ha ribadito che la musica non ha confini.



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