Attualità     Politica     Cultura    Reportage     Opinioni    Chi siamo    Contatti    Credits     

Direttore Antonio Esposito

I bambini e la guerra in scena nell'ex Carcere di Benevento - Suggestivo spettacolo per la pace nel Giorno della Memoria
 

mar 28-01-2025 16:58 n.554, a.e.

I bambini e la guerra in scena nell'ex Carcere di Benevento

Suggestivo spettacolo per la pace nel Giorno della Memoria


Quando finirà questa guerra? Se lo chiedono i bambini che nelle celle dell’ex Carcere San Felice di Benevento animano artistici “quadri viventi”, per accendere i riflettori sui conflitti e sulle sofferenze presenti in tante parti del mondo. Sono piccoli attori e ballerini, che raccontano i sentimenti che si provano nel dolore e la possibilità di rinascere. Sono i protagonisti dello spettacolo “Miserere - I Bambini della guerra”, ideato e curato da Carmen Castiello per il Giorno della Memoria.

Per chi arriva sul posto sulle note di una musica dolente, sembra di trovarsi di fronte ad un campo di concentramento nazista. Gli spettatori,  affacciati ai balconi che danno sul cortile, assistono in silenzio e riflettono. Quel carcere è ora sede della Sovrintendenza, che ha caldeggiato l’evento. L’ambientazione è davvero suggestiva. Il percorso attraverso i quadri viventi, allestiti nelle celle, è come una “Via Crucis” tra freddo, fame e smarrimento, ma anche tra libri, danza e musica.

“Proviamo tristezza e malinconia, quando pensiamo alle tante persone morte per mancanza di cibo”. Questa una delle frasi scritte sulla parete dello stretto corridoio dell’ex carcere. Il viaggio nell’orrore è introdotto da Alda Parrella, che recita la poesia di Bertolt Brecht, “I bambini giocano alla guerra”. "E' raro che giochino alla pace, perché gli adulti sempre fanno la guerra...Pace vuol dire che tutti i bambini siano tuoi amici, e ancora non avere fame, non avere freddo, non avere paura”.

Le mille domande sull’insensatezza dell’umanità vengono rilanciate con forza da Maurizio Tomaciello. Perché volete la guerra? Come li proteggerete i vostri figli? Si calcola che più di 450 milioni di bambini vivono oggi nelle zone di conflitto. “I bambini sono il futuro -dice Linda Ocone, regista dello spettacolo- è responsabilità di tutti proteggerli, curare le ferite del loro passato e restituire loro una vita da bambini. Questo è il nostro contributo alla pace, il nostro abbraccio all’infanzia negata”.

C’è anche una scena in cui un soldato, interpretato da Iginio Porcaro,  li addestra a fare la guerra. Ma quando i piccoli attori scendono giù nello spiazzo e corrono incontro alle loro mamme per abbracciarle si sprigionano forti emozioni. La coreografia porta la firma di Sara Scuderi e Mariachiara Tedesco. “Spero -conclude Castiello - che i bambini da questa esperienza si porteranno dietro qualcosa di bello, che possano essere persone onsapevoli che il rispetto degli altri è fondamentale”.








Categ Attualita', letto 445 volte
 

 
  Apri WhatsApp   Apri Tweeter