Sulle note di due grandi compositori la Samnium Symphony Orchestra ha giocato coi ritmi dolci e raffinati, forti e fluenti, realizzando un concerto di grande coinvolgimento sentimentale, nello scenario già “estatico” del Teatro Romano di Benevento. Guidati dai due eccellenti nocchieri, Arturo Armellino, direttore, e Luigi Borzillo, pianista, i musicisti hanno eseguito nella prima parte il Concerto per pianoforte n.1 in si bemolle minore di Pyotr Ilic Tchaikovsky.Un viaggio sonoro, tra le mani di Borzillo, dall’allegro non troppo e molto maestoso all’andantino per finire con allegro con fuoco. Nel secondo tempo è stata la volta di Felix Mendelssohn con la Sinfonia n.3 in la minore per orchestra, famosa come “scozzese”. Così dall’andante con moto si è passati al vivace ma non troppo, all’adagio, per chiudere in bellezza con un allegro vivacissimo ed un allegro maestoso assai.
L’Orchestra Samnium ha messo insieme 40 giovani provenienti da 15 nazioni, valutati e selezionati da un maestro come Leone Magiera. Vengono, infatti, dall’Italia(19), dalla Germania, da Spagna(5), Portogallo, Romania, Russia(2), Ucraina, Polonia, Brasile, Lituania, Serbia, Turchia, Danimarca, Nuova Zelanda,Venezuela. Una compagine che unisce tre continenti, che ha sfoggiato le sue potenzialità con grande padronanza artistica. La partecipazione del pubblico è stata sottolineata da frequenti applausi. L’iniziativa aveva anche uno scopo sociale. Parte del ricavato sarà devoluto all’Afmal, Associazione con i Fatebenefratelli per i Malati Lontani.
Prima del concerto è stato presentato il libro di Magiera su “Karajan - Ritratto inedito di un mito della musica”, con gli interventi, tra gli altri, di Alessio Vlad, direttore artistico dell’Opera di Roma e del Ravello Festival, e di Luca Signorini, primo violoncello del Teatro San Carlo di Napoli, nonché docente presso il Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento. Ha condotto la serata con eleganza la giornalista Rai, Federica De Vizia.
“Qui in città -ha detto Antonia Gerarda Galluccio, presidente Afmal di Benevento- la nostra associazione c’è da più di 30 anni. Abbiamo dato una mano alla famiglie indigenti con aiuti vari e pacchi alimentari. Siamo riconosciuti dalla Protezione Civile e siamo stati impegnati in Africa, Cile e nelle Filippine”.
Il maestro Armellino è riuscito a valorizzare tutte le competenze. Tra i protagonisti spicca sicuramente Luigi Borzillo, astro nascente del pianismo italiano e internazionale. Il giovane talento sannita, appena 23 anni, ha studiato al Conservatorio di Benevento, dove proprio l’altro giorno ha completato gli studi col massimo dei voti e la lode. Ha partecipato, tra l’altro, dopo tante esibizioni internazionali, al festival di Castelfranco in Miscano, diretto da Antonio Pappano. “L’ho ascoltato per la prima volta nel 2014 -scrive Pappano di lui- ho pensato che meritava una possibilità. E’ stato un grande piacere lavorare con lui, è talentuoso, professionale, umile, sempre alla ricerca della perfezione. Ho potuto apprezzare la sua presenza scenica e il suo carisma. Ha davanti una brillante carriera”.
Nell’organizzazione del concerto ha avuto un ruolo rilevante il Conservatorio di Benevento. “Con questo evento -ha sottolineato il presidente Antonio Verga- continuiamo la nostra opera di formazione nel segno della qualità e con scopi sociali. Già nel dicembre del 2019 i nostri allievi si sono esibiti al San Carlo di Napoli per solidarietà con l’Unitalsi.Stiamo pensando di allestire un’opera lirica, per rinverdire la tradizione beneventana”. “Il nostro istituto -ha concluso il direttore Giosuè Grassia- ha registrato quest’anno 400 iscritti, ed ora siamo a circa 1400 studenti complessivi. Punteremo in futuro anche sul teatro musicale. Stiamo raggiungendo traguardi sempre più prestigiosi”.
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