Attualità     Politica     Cultura    Reportage     Opinioni    Chi siamo    Contatti    Credits     

Direttore Antonio Esposito

I "miracoli" di De Luca per la sanità campana e per il San Pio - "Per Sant'Agata andate a protestare dal ministro Schillaci"
 

gio 03-04-2025 16:43 n.582, a.e.

I "miracoli" di De Luca per la sanità campana e per il San Pio

"Per Sant'Agata andate a protestare dal ministro Schillaci"


Il presidente Vincenzo De Luca torna a rivendicare con orgoglio il suo impegno per la sanità campana. L’occasione gli viene offerta dall’inaugurazione di sei nuovi reparti all’Ospedale San Pio di Benevento. “Abbiamo fatto miracoli -ribadisce- con meno medici e risorse rispetto alla altre regioni. Oggi investiamo tre miliardi e 200 milioni nell’edilizia ospedaliera. Sono in cantiere 10 nuovi ospedali e 172 Case di Comunità. Abbiamo rifatto mezzo San Pio. Mentre giravo per i reparti, sembrava di stare al Cardarelli”.

Le Unità Operative inaugurate  a Benevento sono quelle di Pneumologia, Procedure Endoscopiche e Toraciche Invasive, Otorinolaringoiatria, Oculistica, Audiologia e Fonologia e Chirurgia Maxillo Facciale. “Abbiamo raggiunto un grande risultato -rileva Maria Morgante, direttore generale- siamo una squadra con tanta voglia di crescere. Non abbiamo nulla da invidiare agli altri. Stiamo lavorando a scacchi. Il nostro fiore all’occhiello sarà il nuovo Pronto Soccorso, che sarà pronto per il prossimo ottobre”.

Le nuove strutture vengono presentate dai direttori medici Luigi Salzano, Domenico Di Maria, Marino Scherillo e Assunta Micco. “Quando arrivai al San Pio -fa sapere Salzano- era il 2002 e c’era Loretta Mussi. Si vede che le donne ci portano fortuna”. “La nostra manager –aggiunge Di Maria- è un vulcano. Io sono uno dei 5000 mila medici stabilizzati da De Luca”. “La nostra guida -osserva Scherillo- è il Ciclone Maria, generatrice di Rinascimento, come una principessa d’Este Gonzaga”.

Ci sono, insomma, tutte le premesse per rendere il San Pio, un ospedale sempre più efficiente. Quel senso di sbandamento creatosi dopo il trasferimento di alcuni medici importanti, sembra superato. “C’era la paura di un declino -dice De Luca- quando andò via il neurochirurgo Giuseppe Catapano, ma l’ospedale è andato avanti in maniera straordinaria ed oggi è uno dei punti di forza della sanità campana. Qui nascerà un Pronto Soccorso di 1700 metri quadri, il più grande della regione”.

Il quadro nazionale è incerto, le risorse assegnate alla sanità non sono mai sufficienti. Basti pensare che per l’Italia siamo al 6,2 del Pil, contro il 9 per cento della Germania el’8,2 della Francia. Dopo l’uscita dal commissariamento, la Campania è ancora  “sorvegliata speciale” col piano di rientro. “Per noi -evidenzia De Luca- le aree costiere ed interne hanno gli stessi diritti. Si tratta di una scelta politica non scontata. Siamo stati coerenti. Il prossimo 6 maggio comunicheremo che la Campania è prima per le liste d’attesa”.

Le criticità maggiori si registrano per le gastroscopie, le colonscopie e l’oculistica. Ci sono prestazioni erogate in due settimane in gran parte dei casi, mentre la pima indagine oncologica viene effettuata al massimo in tre giorni. Il presidente rilancia il problema della disparità di personale. “Facciamo fatica -afferma- a fare i turni nei Pronto Soccorso anche nei grandi ospedali, perché in Campania abbiamo 10,9 medici ogni mille abitanti, contro i 18,2 dell’Emilia Romagna e del Veneto”.

Questa carenza coinvolge il nosocomio di Sant’Agata dei Goti, dove il Pronto Soccorso è chiuso di notte. Il problema viene sollevato da Pina De Masi, che lo fa presente a De Luca, mentre sta parlando. La signora vorrebbe che il Pronto Soccorso fosse prolungato di due ore, fino alle venti. “E dov’è il personale? -sbotta il presidente- aspettavamo lei per un suggerimento. Non ci sono le attrezzature. Così i pazienti li fate morire. Dobbiamo aprirlo per finta? Dobbiamo prenderci in giro? Su questo l’interlocutore è il ministro Schillaci. Andate a protestare da lui, vengo con voi. Quegli imbecilli che fanno demagogia sono politici politicanti. A Sant’Agata ci saranno la riabilitazione e un polo di oncologia, collegato al Pascale e al dottor Ascierto”.






Categ politica, letto 252 volte
 

 
  Apri WhatsApp   Apri Tweeter