 Su quelle foto in bianco e nero passa la storia del Premio Strega, il più importante riconoscimento della letteratura italiana. Su quei volti di scrittori, attori, poeti, si possono leggere i momenti più belli e significativi della cultura del nostro paese, della rinascita del dopoguerra. Un’esplosione di creatività e voglia di vivere, di sentimenti nuovi, si può cogliere nella “Mostra Fotografica sul Premio Strega”, allestita nel Foyer del “Teatro De La Salle” di Benevento, che rimarrà aperta fino al 4 giugno.
Un omaggio a tutti quelli che hanno reso grande questo appuntamento letterario, a cominciare da Goffredo e Maria Bellonci, nella cui casa cominciò la bella avventura. Nell’esposizione, intitolata “Il Primo Rigo affascina, tutto il libro Strega”, curata da Renato Giordano con foto di Carlo Riccardi, scorrono tanti protagonisti del premio, da Ennio Flaiano a Elsa Morante, che vinsero rispettivamente con “Tempo di Uccidere” nel 1947 e con “L’isola di Arturo” nel 1957.
“In questa carrellata -rileva Stefano Petrocchi, segretario del Premio Strega- vediamo personaggi entrati nel mito, c’è il felice connubio tra cinema e letteratura, una vivacità culturale meravigliosa”. Spiccano gli incontri tra Pier Paolo Pasolini e Alberto Moravia, le presenze di Umberto Eco, Giuseppe Ungaretti, Natalia Ginzburg, Italo Calvino, Alberto Sordi, Marcello Mastroianni, Silvia Koscina, Sandra Milo, Paolo Volponi, Guido Piovene, Raffaele La Capria, che vinse nel 1961 con “Ferito a morte”.
Con l’apertura della mostra parte la rassegna “Risvegli”, nuova costola di “Benevento Città Spettacolo”. Sul palcoscenico del “Teatro De La Salle” ha avviato le danze Paolo Caiazzo con “Boomer-Un papà sul sofà”, una commedia sul difficile dialogo tra le generazioni. L’attore comico napoletano, famoso anche per la sua partecipazione a “Made in Sud”, ha dato vita ad un divertente contrasto esistenziale tra Boomers e Generazione Z, mettendo in risalto le sfilacciate relazioni umane al tempo dei social.
Lo smarrimento dei figli è spesso frutto della dissoluzione della famiglia. C’è un padre, Paolo, ed un figlio, Daniele, che si ritrovano a darsi una mano per le loro disavventure. Daniele si iscrive all’università, ma non fa esami, subaffitta il suo bilocale all’amico Nicola, alle prese con una fidanzata immaginaria. Paolo, cacciato dalla moglie, chiede ospitalità al figlio e si accontenta di dormire sul sofà. Dall’incontro con la mamma di Nicola, nascerà una nuova famiglia.
La commedia scorre via leggera, si accende quando i due amici invitano Paolo a trovarsi una compagna attraverso il sito “Chi cerca Troia”. Il papà abbandonato è triste, perchè è davvero brutto “Perdere l’amore”, quando si fa sera. Con Caiazzo recitano Nicola Pavese, Daniele Ciniglio e Gioia Miale. Tutti bravi per ritmo e scioltezza. “Le belle frasi -osserva Paolo- le sapete scrivere solo sui social, invece vanno dette occhi negli occhi con la voce del cuore”. Alla fine il padre annuncia che aiuterà il figlio a studiare.


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