Attualità     Politica     Cultura    Reportage     Opinioni    Chi siamo    Contatti    Credits     

Direttore Antonio Esposito

Le Streghe son tornate per i diritti, contro la precarietà - Livia Turco: "La politica deve guardare in faccia le persone"
 

gio 10-04-2025 19:14 n.587, a.e.

Le Streghe son tornate per i diritti, contro la precarietà

Livia Turco: "La politica deve guardare in faccia le persone"


Una lunga storia di lotte, di ostacoli da superare, per cambiare leggi arretrate, vecchi pregiudizi e mentalità. Per fare il punto sulla condizione femminile e sui passi ancora da compiere per la piena parità, il Sindacato Pensionati della Cgil della Campania e di Benevento ha promosso il convegno “Donne e voto - Dalla conquista della Democrazia alla Difesa dei Diritti”, che si è tenuto nella Sala Vergineo del Museo del Sannio. Un’occasione per lanciare la mobilitazione per i referendum del prossimo giugno.

Una riflessione ad ampio raggio sui consultori, sugli asili nido, sulla legge 194, sulla contraccezione, sui servizi di cura, sulla non autosufficienza, sulle discriminazioni, sulle violenze della nostra società, che reclamano un ruolo più incisivo e protagonista delle donne. La conquista del voto nel giugno 1946 fu un atto dirompente, una sorta di rivoluzione. Come ha ben raccontato il film di Paola Cortellesi, “C’e ancora domani”. Poi sono venuti il diritto di famiglia, la legge sul divorzio e sull’aborto.

“Qui -afferma Giuseppe Vassallo, segretario provinciale Spi Cgil- questa tema ha un sapore diverso. Siamo nella Terra delle Streghe, dove quelle donne libere e intelligenti, che volevano rompere gli schemi, venivano umiliate, violentate, massacrate, additate come indemoniate, solo perché pretendevano di pensare”. “Il cambiamento -sottolinea Rosalba Cerretelli dello Spi Cgil Campania- porta il segno delle Suffragette e delle Partigiane italiane. Dobbiamo ancora combattere per la parità salariale”.

Le presenza femminile nel campo politico è molto lontana da quella maschile. Su venti regioni abbiamo solo due donne presidenti. Nella provincia di Benevento, su 78 comuni, le sindache ci sono solo a Durazzano e a San Martino Sannita. “La legge sull’aborto -rileva Rosa Papa, ginecologa- è sotto attacco. Non si contano i medici obiettori. Ci sono voluti anni per avere la prima pillola farmacologica. Bisogna potenziare i consultori ed informare i giovani sulla contraccezione. Nella Case di Comunità ci vorrebbe una Casa del Parto”.

La spinta al cambiamento può venire anche dai referendum, previsti l’8 e il 9 giugno, contra la precarietà sul lavoro e per la cittadinanza. Il forte astensionismo è dovuto molto alla mancata partecipazione delle donne. “La politica -denuncia Livia Turco, presidente Fondazione Nilde Iotti- deve avere un legame costante con la vita delle persone. Un donna non può essere costretta a scegliere tra maternità e lavoro. Il Parlamento deve ritrovare la sua centralità, come volevano i padri e le madri costituenti”.

C’è quindi l’esigenza di una più capillare apertura di asili nido. Basti pensare che oggi solo il 25 per cento dei bambini può usufruirne, con marcate differenze tra nord e sud. “Nonostante tante leggi -fa notare Claudia Carlino, segretaria nazionale Spi Cgil- la donna è la prima a perdere il posto di lavoro, a subire il partime, a dover rinunciare alla carriera”. “Una politica è credibile -evidenzia Turco- se sa guardare in faccia le persone, se le sa ascoltare. I servizi di cura sono parte integrante dello sviluppo economico-sociale e della cittadinanza. Così si costruisce la pace e si riscopre il senso della vita umana”.



Categ politica, letto 328 volte
 

 
  Apri WhatsApp   Apri Tweeter