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Direttore Antonio Esposito

Fermato il taglio dei pini, gli ambientalisti esultano - Di Donato: "No all'inquinamento, vogliamo respirare e passeggiare"
 

mar 20-07-2021 23:49 n.59, a.e.

Fermato il taglio dei pini, gli ambientalisti esultano

Di Donato: "No all'inquinamento, vogliamo respirare e passeggiare"


"Il principale compito di un amministratore è quello di aiutare le persone a vivere meglio. Ci siamo salvati dall’industrializzazione selvaggia. Valorizziamo le nostre risorse naturali, il paesaggio. Non vogliamo l’inquinamento. Io voglio respirare, voglio passeggiare. Quando si abbatte un albero, perde la qualità della vita”. Il messaggio ecologista di Francesco Di Donato, tra i promotori del Comitato “Giù le mani dai pini”, ha salutato con soddisfazione le prime vittorie ottenute contro il taglio indiscriminato dei pini in città.

Chi decise la morte di 12 esemplari nel marzo 2019 è finito indagato dalla magistratura, che, per approfondire ed impedire nuovi probabili “danni” ha disposto il sequestro di ben 352 pini monumentali, sparsi tra Viale Atlantici, Via Rosselli e Via Pacevecchia. La prima protesta fu organizzata due anni fa dal “Comitato” e dai movimenti ambientalisti e civici, che, per bloccare lo scempio presentarono anche diversi esposti in procura. Partirono subito le indagini, che per ora hanno smontato le scelte del comune.

Per la magistratura l’abbattimento dei pini è illegittimo, in quanto avvenuto in “violazione del Codice dei Beni Culturali” ed è apparso motivato da “ragioni di pubblica incolumità in realtà inesistenti e mai accertate”. Per queste responsabilità l’ex dirigente Andrea Lanzalone e il funzionario del comune, Giovanni Zollo, sono indagati per “abuso di potere” e “distruzione e deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto inserito nell’area del centro storico dal Piano Urbanistico Comunale del 2011 e dentro una zona protetta dai cosiddetti “corridoi ecologici”, nel raggio dei mille metri dalla sponda del fiume Sabato”.

“Aspettavamo da tempo questa notizia -esulta Carmine De Gennaro, presidente onorario di “Benevento Città Verde”-  per il pubblico ministero si tratta di un atto delittuoso, di accuse gravi anche di tipo penale per chi permise quel taglio. Per il comune potrebbero esserci sanzioni di risarcimento danni alla Corte dei Conti”. “Questo provvedimento  -aggiunge Ambner  De Iapinis, promotore di alcuni esposti- rappresenta una dura sconfitta, una Waterloo per l’amministrazione guidata dal sindaco Clemente Mastella. Siamo di fronte ad un caso di analfabetismo politico”. Per gli ambientalisti, i responsabili si dovrebbero dimettere, a cominciare dal primo cittadino e dagli assessori Gerardo Giorgione e Raffaele Romano.

La richiesta arriva dallo stesso De Iapinis e da Gabriele Corona di Altrabenevento, che mettono in risalto anche il fatto strano che il legale difensore di Zollo è proprio Giorgione, delegato all’ambiente. Tra le motivazioni  che sanzionano il taglio dei 12 pini al Viale Atlantici e che ordinano il sequestro degli altri 352, spicca quella che sottolinea l’importanza di questi alberi perché “appartengono al patrimonio verde e storico del comune di Benevento”. La perizia, che ha fatto da guida per la procura, è stata redatta da Claudio Massimo Colombo.

Per contestare le scelte del comune, gli ambientalisti si sono avvalsi, tra gli altri, dell’illustre agronomo Rocco Sgherzi, hanno chiesto più volte un confronto con l’amministrazione comunale ed anche un consulto tra tutti gli esperti, prima di procedere. Ma il dialogo è rimasto una chimera. “Siamo contenti dei risultati ottenuti -afferma Luca Coletta del “Comitato giù le Mani”- ma non ci fermiamo qui. Io sono tra le persone offese e ho già inoltrato richiesta di accesso agli atti. Siamo curiosi di leggere la perizia del professor Colombo. Ma, al di là del fatto penale, ritengo che la questione dei pini sia emblematica sul piano politico, anche perché i due funzionari firmavano atti decisi dagli amministratori. Questa è la cosa grave. Come si fa a deliberare  la morte di 350 pini basandosi sul nulla?”

Andrà avanti, intanto, il taglio annunciato dei 24 pini a Viale Atlantici, prescritto dalla relazione di Giuseppe Cardiello, chiamato dal comune nei mesi scorsi? “Il provvedimento di sequestro -conclude Coletta- nato su nostra richiesta, è stato adottato con “la facoltà d’uso per la manutenzione ordinaria e straordinaria”, che significa che devono fare questa benedetta manutenzione. Molti di questi alberi sono attaccati dal parassita e il comune non ha fatto niente. Per qualche pino c’è bisogno di potatura, non di capitozzatura, perché, secondo me, se cade qualche ramo secco, non significa che l’albero sta per cadere, ma che è vivo, quindi l’esatto contrario”.



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