La formula di Renato Giordano è sempre la stessa: nazionalpopolare. Dal primo giorno che ha preso in mano le redini di “Benevento Città Spettacolo” il direttore artistico ha confezionato un cartellone “supermarket” ed anche quest’anno non si è smentito. Anzi ha fatto di più, allestendo una sorta di “Paese dei Balocchi”. Con l’unico obiettivo di riempire le piazze. “Volevo un minestrone -ribadisce il direttore- e mi sembra che sia pienamente riuscito. Ognuno può prendere quello che vuole secondo i propri gusti”.
La rassegna, che si svolgerà dal 24 al 30 agosto, occuperà tutti gli spazi della città. I grandi concerti, quasi tutti a pagamento, si svolgeranno in Piazza Risorgimento. Ad aprire la serie canora sarà Mahmood , che farà tappa a Benevento proprio il primo giorno, col suo “Ghettolimpo Tour”. Poi sarà la volta di Levante (27), Massimo Ranieri (28), Enzo Avitabile (29) e Gianna Nannini (30) con voce e pianoforte.
Il piatto musicale è ricco e abbondante. Ci saranno tra l’altro i concerti di Mezza Sera , con Eugenio Bennato e i Collage, che si esibiranno al Teatro Romano, che ospiterà anche l’opera buffa “Il Noce di Benevento”, diretta da Leonardo Quadrini, ed il concerto notturno di Peppe Barra, che si concluderà con i cornetti all’alba di “Pesce ‘e zucchero”. Qui andrà in scena anche lo spettacolo comico di Gino Rivieccio, “Mettetevi comodi”.
La musica straripa da tutti gli angoli della città. Insieme alla danza. Da quella leggera al Caffè Chantant, dalla Rumba al Rap, dal Pop al Rock. Il teatro avrà il suo spazio tra l’Hortus Conclusus ed i Giardini di Teatro De Simone. In questo ambito, molto ridotto rispetto al passato, spiccano Roberto D’Alessandro con “Terroni”, Peppe Fonzo con “Maloviento”, Maurizio Donadoni con “Matteotti”, Luca Ferrini con “La lezione” di Eugene Ionesco, Lino Musella e Marco Vidino con “L’ammore nun’è ammore”, i Red Roger con “Georges Melies, la luce e l’illusione”, Mariella De Libero e il Teatro Eidos.
Cultura e medicina a braccetto in Piazzetta Torre. Qui saranno presentati, tra gli altri, i libri di Emanuele Trevi, vincitore del Premio Strega (26), Maria Grazia Calandrone (29), Sabina Guzzanti (27), Michele Santoro (30) e parleranno della pandemia illustri esperti del settore, da Giovanni Rezza a Paolo Ascierto, da Nino Cartabellotta a Luca Richeldi. Ancora tanta musica in Piazza Roma e all’Arco del Sacramento, riservato in particolare a spettacoli per ragazzi. Nel denso programma manca una collaborazione col Conservatorio.
Le caratteristiche della rassegna, giunta alla sua 42° edizione, si sono smarrite già da diversi anni. Il suo fondatore Ugo Gregoretti l’aveva ideata e costruita intorno al teatro, presentando sempre novità di rilievo nazionale. Poi, con i vari direttori, “Benevento Città Spettacolo” si è arricchita col cinema, la musica e la danza. Trasformandosi in una grande kermesse di piazza. Il dibattito sul ruolo dell’evento è in corso da molto. Che fare per rivitalizzarlo? Come si può valorizzare un marchio simbolico importante per la città?
“Non chiediamo -osserva Gennaro Del Piano, operatore culturale- i mostri sacri come Walter Chiari, Dario Fo, Gigi Proietti, che non ci sono più, ma vorremmo una rassegna basata sulla qualità, di cui parlino i giornali, perché così com’è è degradata e non ne parla nessuno. Gli stessi cantanti di massa che vengono qui, li puoi vedere a pochi chilometri da Benevento. Dove sono la novità, la peculiarità, l’unicità, che c’erano una volta? Non basta riempire le piazze. I soldi pubblici dovrebbero avere anche un fine educativo”.
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