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Omaggio a Pino Daniele. Aquino: "Siamo cresciuti a Pane e Pino". - Raffinato concerto con l'Ofb
 

sab 04-09-2021 18:04 n.77, a.e.

Omaggio a Pino Daniele. Aquino: "Siamo cresciuti a Pane e Pino".

Raffinato concerto con l'Ofb


“Siamo tutti nati e cresciuti a Pane e Pino, l’ho ascoltato da ragazzo col grande Alfredo Dell’Oste che manca tantissimo e poi con Alessandro Rubino nelle aule dell’Università di Napoli. Ho suonato, tra l’altro, le musiche dei Doors e di Chet Baker ed è andato tutto liscio. Raccontava Tex Gordon che quando suonava gli standard americani, se dimenticava le parole, non riusciva più a suonare. A me non era mai capitato. Ieri con le musiche di Pino Daniele mi è successo”.Con queste parole emozionate, il trombettista Luca Aquino ha introdotto il concerto dedicato al cantautore napoletano al Teatro Romano, accompagnato dall’Orchestra Filarmonica di Benevento.

Appena arrivato sul palco, il musicista, impegnato in un intenso tour, ha voluto presentare il suo nuovo strumento, realizzato da un artigiano olandese. “Cerco di stare attento a non perderlo –ha rilevato Aquino-perché già nei miei recenti spostamenti ho smarrito diversi oggetti. Questo tipo di tromba è stato disegnato proprio per me. Dopo averlo mandato in Olanda, mi è stato rispedito col nome di mia figlia. Ora lo uso nelle occasioni importanti, come quella di stasera. Suonare con l’Ofb è sempre bello, perché sono tutti bravi”.

Dopo le parole spazio alla musica. Il concerto “Omaggio a Pino Daniele” ha preso subito il volo coi brani “Lazzari felici”, “Keep On Movin’”, “Lassa che vene”, “Just in Mi”, “Oi né”, suonati in rapida successione. Il pubblico che gremiva il Teatro Romano ha salutato con frequenti applausi l’esibizione del musicista beneventano, cercando di indovinare i testi eseguiti, perché alcuni di essi non erano proprio quelli più popolari. Si tratta, infatti, di pezzi inseriti nell’album “Musicante”, frutto di una raffinata ricerca.

Dal concerto sono venuti a galla il marchio indelebile di Pino Daniele, il suo ritmo trascinante, la sua allegria e la sua malinconia. Il trombettista e l’orchestra si sono avvalsi del prezioso apporto di Alessandro Tedesco, direttore e arrangiatore, Mario Nappi al pianoforte, Francesco Galatro al contrabbasso, Luca Mignano alla batteria. La scaletta è stata rispettata in pieno. Solo pochi minuti di pausa per una breve pioggia. Le canzoni di Daniele in chiave jazz hanno rivelato una bellezza nuova ed una forza sottile. La conclusione del concerto ha inanellato brani come “Acchiappa acchiappa”, “Disperazione”, “Santa Teresa”, “Stella nera” e “Io ci sarò”. Con l’estro di Aquino ed il tocco dell’Ofb la musica del “nero a metà” ha brillato di nuova luce.

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