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Direttore Antonio Esposito

Il Pd riparte da Capodimonte - Perifano a Del Vecchio e Lepore: "Perché state con chi vi offende?"
 

ven 10-09-2021 16:50 n.84, a.e.

Il Pd riparte da Capodimonte

Perifano a Del Vecchio e Lepore: "Perché state con chi vi offende?"


La campagna elettorale entra nel vivo. Il clima si surriscalda. Ogni schieramento gioca le proprie carte. Gli elettori sono chiamati a dare un giudizio sul sindaco e l’amministrazione uscenti. Dopo cinque anni di cura Mastella, come sta la città di Benevento? Quali miglioramenti sono avvenuti per il lavoro, i servizi e la qualità della vita? Il Partito Democratico ha pensato di partire dal Quartiere Capodimonte, per presentare proposte e candidati, in una delle zone che meriterebbe maggiore attenzione per il futuro.

“Qui tocchiamo con mano -ha sottolineato Floriana Fioretti, capogruppo al comune- l’abbandono delle istituzioni. I tratti distintivi della coalizione mastelliana sono stati la superficialità e la sciatteria. Per non parlare della paralisi delle commissioni”. “La città non è solo Corso Garibaldi -ha rilevato Beniamino Furno- perché non dislocare qui alcuni importanti uffici?”. “Abbiamo bisogno di spazi sociali -ha proposto Stefano Orlacchio- di valorizzare il ruolo dell’università, per avere una città con un profilo europeo”.

La squadra del Pd è composta da 32 candidati, tutti di Benevento. Il capolista è Giovanni De Lorenzo, avvocato e segretario cittadino. Ci sono rappresentati di varie professioni, dai medici agli ingegneri, imprenditori, commercialisti, impiegati, consulenti e sindacalisti, mondo agricolo e università. La più giovane candidata è Michela Mastronunzio, 20 anni, che lavora nel settore della ristorazione. Tra i volti più noti della sinistra c’è Franco Nardone, ex segretario e direttore generale della provincia. Rispetto a cinque anni fa, il ricambio è consistente. Si ripresentano, infatti, soltanto in quattro (le due consigliere uscenti Fioretti e Marialetizia Varricchio, De Lorenzo e Ilaria Camera ndr), ma si rivedono alcuni che sono stati fermi un giro, come Mirko Francesca, ed altri provenienti da altre liste, come Luca Paglia, Gennaro Caputo e Giuseppe Zollo.

La pattuglia dei giovani e delle donne è abbastanza folta, un segnale di rinnovamento importante per un partito, che nell’ultima fase amministrativa ha subito fratture, imprevedibili ed incomprensibili salti sul carro mastelliano, dopo essere stato, nel bene e nel male, tra i banchi dell’opposizione. Una situazione che ha compromesso la preparazione di un candidato alternativo a Mastella. Quei pochi che si sono sganciati per appoggiare il sindaco uscente,come Raffaele Del Vecchio,Francesco De Pierro e Cosimo Lepore, si sono appellati ad una sorta di linea regionale, illudendosi di stare in un nuovo centrosinistra e dimenticando che ora tra i compagni di viaggio c’è anche Forza Italia.

Un tasto dolente, che lo stesso candidato sindaco del centrosinistra, Luigi Diego Perifano, non ha mancato di rimarcare nel piazzale della Chiesa di San Giuseppe Moscati. La coalizione che guida si chiama “Alternativa per Benevento”, comprende cinque liste e diverse aree culturali, dalla sinistra al mondo cattolico. Dopo aver illustrato il programma di una “Benevento a colori e di tutti” si è rivolto a quelli che hanno cambiato strada, contraddicendo la propria storia, per intraprendere nuove avventure.

“A voi che avete deciso di abbandonare la vostra casa -ha detto Perifano- rivolgo una semplice considerazione e faccio una sola domanda: “Come potete sopportare l’insulto quotidiano che arriva dal sindaco in carica, che non perde occasione per dire che tutti i problemi e le criticità della città sono stati causati da quelli che c’erano prima? Ma come fate a sopportare questa offesa al vostro impegno amministrativo? Mi sarei aspettato un sussulto di orgoglio e che qualcuno dicesse basta, “Non vogliamo essere trattati come strofinacci”. Ed invece andate ad osannare e ad abbracciare il vostro denigratore”.

Per Perifano, comunque, il Pd è qui, è forte e vivo, perché ha saputo reagire e sarà un elemento trainante per la vittoria. “Un partito -ha concluso- che ha una grande storia, una cultura di governo, che può e deve avere un grande avvenire, da costruire insieme. Uniamo i nostri cuori e le nostre volontà, perché sento che il vento sta cambiando. Conduciamo fino alla fine questa battaglia, convinti di  rappresentare la vera alternativa a cinque anni di malgoverno, perché abbiamo i migliori progetti e le migliori persone”.



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