 Il teatro può riportare bellezza nel mondo. Perché può aprire strade inesplorate, far sognare e costruire dialoghi tra terre lontane. Dall’incontro tra grandi creatività e sensibilità possono nascere nuovi orizzonti di poesia. Questo l’anelito che anima il film “Shakespea Re di Napoli” di Ruggero Cappuccio e Nadia Baldi, proiettato al Mulino Pacifico per iniziativa della Solot. Un evento speciale molto seguito, anche perché i due registi vengono dal teatro e Cappuccio è stato direttore di “Benevento Città Spettacolo”.
La storia ha per protagonisti Shakespeare e Napoli. Siamo sotto la dominazione spagnola. Un giorno, il grande drammaturgo inglese arriva nella città partenopea e viene accolto dal vicerè, che per una notte lo fa sedere sul suo trono, ma si deve mascherare. Il poeta è attratto dalla teatralità napoletana, cerca un giovane che possa interpretare le sue eroine. Trova Desiderio e lo porta a Londra. L’abbraccio tra culture diverse produce un racconto fantasmagorico, un armonia inattesa di lingue e colori.
La nostalgia travolge Desiderio, che sale su un vascello e torna nella sua città. Ma avviene un naufragio. A salvarlo c’è l’amico Zoroastro, alchimista specifico. Tra il primo e il secondo, interpretati rispettivamente da Alessandro Preziosi e Giovanni Esposito, si sviluppa un confronto ruvido e scoppiettante sul senso della vita, sui sogni, sulla verità, sull’eternità. Nei panni di Desiderio giovane, “scugnizzo d’Inghilterra, c’è Emanuele Zappariello, scoperto a Portici e per la prima volta sullo schermo.
La corte spagnola è popolata da nobili arroganti, corrotti e sfarzosi. Quando Shakespeare giunge in città è una notte di Carnevale. Tutto sembra teatrale. Ma bisogna proteggere la cultura, far risplendere Napoli come un tempo. Questo compito è affidato a Desiderio. C’è bisogno di una rinascita. L’esperienza fatta a Londra può rivelarsi importante. Per scardinare antiche credenze. Per elevare il popolo, abituato a farsi incantare dalle apparenze. Perché “la vita è anche ciò che immaginiamo”.
La scenografia è sontuosa. Nel passaggio dal testo teatrale, che risale al 1994, al film, cambiano naturalmente il linguaggio e il movimento. Con i due attori principali, Preziosi ed Esposito, magistralmente bravi, impreziosiscono il film, tra gli altri, Jacopo Rampini, Emanuele Zappariello, Peppe Servillo, Elio De Capitani, Claudio Di Palma, Nando Paone, Peppe Fonzo ed Enzo Mirone. Il sogno di Desiderio di veder riconosciuto il suo talento, si realizza quando muore. Spunta un quadro che lo ritrae sulla spiaggia.
L’evento si è concluso dialogando con Cappuccio e Baldi in collegamento. “Abbiamo bisogno -ha detto il regista- di nuove costruzioni sentimentali. La vita non è fatta solo di cibo, ma anche di emozioni. Quando fui nominato direttore di “Benevento Città Spettacolo”, gli amministratori, guidati da Viespoli, furono coraggiosi, perché ero solo un ragazzo. Per innovare, bisogna portare il pubblico al livello dell’arte e non il contrario. Voi della Solot, col Mulino Pacifico, difendete uno spazio di confronto”.
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